La Lira italiana, con le sue suddivisioni in 100 centesimi, è stata la valuta ufficiale dell’Italia dal 1861 al 2002 quando è stata sostituita definitivamente dalla moneta europea, l’Euro. È stata la moneta nei tempi di don Bosco e degli inizi della storia della Congregazione salesiana.
La Lira italiana (abbreviata come £ o Lit.) fu coniata per la prima volta dalla Repubblica di Venezia nel 1472. Nel 1806, fu adottata dal Regno napoleonico d’Italia, noto anche come Regno Italico, fondato nel 1805 da Napoleone Bonaparte, quando si fece incoronare quale sovrano della parte settentrionale e centro-orientale dell’attuale Italia. Dieci anni più tardi, nel 1814, in seguito allo scioglimento dello stato napoleonico, la moneta del Regno venne mantenuta solo nel Ducato di Parma e nel Regno di Sardegna. Dopo altri due anni, nel 1816, il re Vittorio Emanuele I di Savoia introdusse la Lira sabauda, che rimase in circolazione fino alla nascita del Regno d’Italia nel 1861, quando divento la Lira italiana. Questa moneta rimase in circolazione fino al 2002, quando venne sostituita definitivamente dall’Euro.
Quando si segue la storia di don Bosco e della Congregazione salesiana, ci si imbatte sempre nella difficoltà di quantificare correttamente gli sforzi finanziari che vennero affrontati per sostenere ed educare migliaia, anzi decine di migliaia di ragazzi, poiché la moneta italiana ha subito grandi variazioni lungo gli anni. La difficoltà è aumentata ancor più con l’adozione della moneta europea, quando nel 2002 il cambio venne fissato a 1936,27 lire italiane per un Euro. E non sono mancate ulteriori variazioni significative a causa dell’inflazione.
Proponiamo in calce una tabella di calcolo della rivalutazione della Lira dal 1861 al 2002 con la possibilità di un aggiornamento al 2022.
I calcoli sono stati fatti in base ai coefficienti di rivalutazione forniti dall’Istituto centrale di statistica (ISTAT) e sono stati determinati in funzione dell’andamento degli indici del costo della vita, che dal 1968 hanno assunto la denominazione di indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Per il periodo successivo all’anno 2002 si è aggiunto l’indice di inflazione che nel 2022 arriva a 38,70% rispetto al momento di lancio della moneta unica (Euro), in base ai dati forniti dallo stesso ISTAT (1 Euro del 2002 = 1,39 Euro del 2022).