Missionari 2024
Domenica 29 Settembre, alle 12:30 (UTC+2) presso la basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco, 27 Salesiani di Don Bosco e 8 Figlie di Maria Ausiliatrice riceveranno il crocifisso missionario rinnovando la generosità apostolica a favore di tanti giovani in tutto il mondo.
Come ogni anno, nell’ultima domenica di settembre, si rinnova il cuore missionario di Don Bosco attraverso la disponibilità dei Salesiani di Don Bosco e delle Figlie di Maria Ausiliatrice inviati come missionari ad gentes.
Tanto tempo è passato da quell’11 novembre 1875, giorno nel quale si compì un passo fondamentale: il primo gruppo di missionari salesiani diretto in Argentina iniziò la trasformazione dei salesiani in una congregazione mondiale, oggi estesa in 138 Paesi. Due anni più tardi, anche le FMA attraversarono l’oceano iniziando l’opera di diffusione oltre i confini italiani.
Mentre ci avviciniamo al 150° anniversario della prima spedizione missionaria, possiamo vedere da più vicino la preparazione dei neomissionari salesiani che si sviluppa nel corso “Germoglio”, organizzato dall’equipe del Settore per le Missioni e coordinato da don Reginaldo Cordeiro. Il corso si articola lungo cinque settimane, immediatamente prima della spedizione missionaria. Nella preghiera, nell’ascolto delle testimonianze, nella condivisione delle esperienze, nella riflessione personale e nella convivenza gioiosa con gli altri partenti del corso, i nuovi missionari sono aiutati a verificare, approfondire e, a volte, scoprire le ragioni profonde del proprio andare in missione.
Ovviamente, il discernimento della propria vocazione missionaria inizia molto prima. Tradizionalmente, il 18 dicembre, giorno della fondazione della Congregazione Salesiana, il Rettor Maggiore diffonde un appello missionario indicando le priorità missionarie a cui rivolgere lo sguardo. In risposta all’appello, molti salesiani scrivono la propria disponibilità, dopo essersi messi in ascolto della volontà di Dio, aiutati dalla propria guida spirituale e dal direttore della propria comunità, seguendo gli orientamenti del Settore per le Missioni. Occorre una rilettura profonda della propria vita e un cammino attento di discernimento per maturare la vocazione missonaria ad gentes, ad exteros, ad vitam. Il missionario, infatti, parte per un progetto che durerà tutta la vita, con la prospettiva di inculturarsi in un paese diverso e di incardinarsi in una nuova Ispettoria, in un contesto che diventerà “casa”, nonostante le tante sfide e difficoltà.
Dall’altro lato, è importante che ci sia nelle Ispettorie un progetto missionario ben strutturato, che permetta al missionario che arriva di essere accompagnato, di inserirsi e di mettersi al servizio nel modo migliore possibile.
Il Corso Germoglio inizia a Roma, con un nucleo introduttivo, che mira a fornire ai missionari partenti i fondamenti delle competenze di base e gli atteggiamenti necessarie per un esito positivo del corso. Vengono affrontate le motivazioni della scelta missionaria, in un cammino graduale di consapevolezza e purificazione. Ogni missionario viene invitato ad elaborare un progetto personale di vita missionaria, che metta in luce gli elementi imprescindibili e i passi da compiere per rispondere adeguatamente alla chiamata di Dio. Poi un’introduzione alla cultura italiana ed un incontro sull’ “alfabetizzazione delle emozioni”, fondamentale per vivere al meglio l’esperienza in un contesto diverso dal proprio, e una sessione sull’animazione missionaria e sul volontariato missionario salesiano. Tutto questo in un contesto di comunità, dove i momenti informali sono preziosi e la partecipazione ai momenti comunitari di preghiera è vitale, in uno stile di Pentecoste, dove le lingue e le culture si mischiano per un arricchimento di tutti. In questi giorni, un pellegrinaggio sui luoghi della fede cristiana aiuta a ripercorrere le radici della propria fede, insieme alla vicinanza alla Chiesa universale, manifestata anche nella partecipazione all’udienza papale. Quest’anno il papa, nel giorno 28 Agosto, ha mostrato vicinanza ai missionari, ricordando loro in un breve colloquio durante una foto di gruppo la figura di Sant’Artemide Zatti insieme alla bellezza e all’importanza della vocazione dei coadiutori salesiani.
La seconda parte del corso si sposta a Colle Don Bosco, luogo natale di Don Bosco, dove si entra nel vivo dell’esperienza andando a fondo nella preparazione sotto il punto di vista antropologico, teologico/missiologico e carismatico salesiano. Prepararsi all’inevitabile shock culturale, essere consapevoli dell’importanza e della fatica di conoscere una nuova cultura e una nuova lingua ed essere aperti al dialogo interculturale, sapendo di dover affrontare conflitti e incomprensioni, sono elementi fondamentali per vivere un’esperienza vera, umana e piena. Alcuni fondamenti missiologici aiutano a comprendere cosa sia la missione per la Chiesa e nozioni sul Primo Annuncio e l’evangelizzazione integrale completano la visione del missionario. Infine, le caratteristiche tipicamente salesiane, iniziando da alcuni cenni storici per poi soffermarsi sulla situazione attuale, sul discernimento e la spiritualità salesiana.
Il gruppo dei missionari ha poi l’opportunità di visitare i luoghi di Don Bosco, in una settimana di esercizi spirituali itineranti in cui potersi confrontare con il santo dei giovani e affidare a lui il proprio sogno missionario.
L’esperienza prosegue con un pellegrinaggio a Mornese, dove viene presentato il carisma missionario nella versione femminile di Santa Maria Domenica Mazzarello, insieme alle Figlie di Maria Ausiliatrice. Gli ultimi giorni vengono vissuti a Valdocco, dove si completa l’itinerario sui luoghi di don Bosco e si completa la preparazione in vista del “sì” alla chiamata missionaria. Il dialogo con il Rettor Maggiore e la Madre Generale chiudono il programma prima della domenica, quando, nella messa delle 12:30, vengono consegnati i crocifissi missionari ai partenti.
Se andiamo a vedere chi sono i salesiani della 155esima spedizione missionaria, subito notiamo come il cambio di paradigma è evidente: tutte le Ispettorie, e tutti i Paesi, possono essere destinatarie e allo stesso tempo mittenti. I missionari non sono più solamente italiani, come era alle origini, o europei, ma provengono dai cinque continenti, in particolare dall’Asia (11 missionari, provenienti dalle due regioni di Asia Sud e Asia Est-Oceania) e dall’Africa (8 missionari), mentre la regione Mediterranea accoglierà il maggior numero dei missionari di questa spedizione. Da qualche anno il Settore per le Missioni prepara una mappa che aiuta graficamente a visualizzare la distribuzione dei nuovi missionari nel mondo (si può scaricare in allegato). Quest’anno ci sono cinque sacerdoti, due coadiutori, un diacono e 19 salesiani studenti. Insieme a loro, si è unito qualche missionario delle passate spedizioni, che non è riuscito a partecipare al corso di preparazione.
Qui sotto, nel dettaglio, la lista dei nuovi missionari:
Donatien Martial Balezou, dalla Rep. Centrafricana (ATE) al Brasile – Belo Horizonte (BBH);
Guy Roger Mutombo, dalla Rep. Dem. del Congo (ACC) all’Italia (IME);
Henri Mufele Ngandwini, dalla Rep. Dem. del Congo (ACC) all’Italia (IME);
il coadiutore Alain Josaphat Mutima Balekage, dalla Rep. Dem. del Congo (AFC) all’Uruguay (URU);
Clovis Muhindo Tsongo, dalla Rep. Dem. del Congo (AFC) al Brasile (BPA);
Confiance Kakule Kataliko, dalla Rep. Dem. del Congo (AFC) all’Uruguay (URU);
don Ephrem Kisenga Mwangwa dalla Rep. Dem. del Congo (AFC) a Taiwan (CIN);
Ernest Kirunda Menya, dall’Uganda (AGL) alla Romania (INE);
Éric Umurundi Ndayicariye, dal Burundi (AGL) alla Mongolia (KOR);
Daniel Armando Nuñez, da El Salvador (CAM) al Nord Africa (CNA);
Marko Dropuljić, dalla Croazia (CRO) alla Mongolia (KOR);
Krešo Maria Gabričević, dalla Croazia (CRO) a Papua Nuova Guinea – Isole Salomone (PGS);
Rafael Gašpar, dalla Croazia (CRO) al Brasile (BBH);
don Marijan Zovak, dalla Croazia (CRO) alla Rep. Dominicana (ANT);
don Enrico Bituin Mercado dalle Filippine (FIN) all’Africa Meridionale (AFM);
Alan Andrew Manuel, dall’India (INB) al Nord Africa (CNA);
don Joseph Reddy Vanga, dall’India (INH) a Papua Nuova Guinea – Isole Salomone (PGS);
don Hubard Thyrniang, dall’India (INS) all’Africa Occidentale Nord (AON);
don Albert Tron Mawa, dall’India (INS) allo Sri Lanka (LKC);
Eruthaya Valan Arockiaraj, dall’India (INT) al Congo (ACC);
Herimamponona Dorisse Angelot Rakotonirina, dal Madagascar (MDG) a Albania/Kosovo/Montenegro (AKM);
il coadiutore Mouzinho Domingos Joaquim Mouzinho, dal Mozambico (MOZ) a Albania/Kosovo/Montenegro (AKM);
Nelson Alves Cabral, da Timor Est (TLS) alla Rep. Dem. del Congo (AFC);
Elisio Ilidio Guterres Dos Santos, da Timor Est (TLS) alla Romania (INE);
Francisco Armindo Viana, da Timor Est (TLS) al Congo (ACC);
Tuấn Anh Joseph Vũ, dal Vietnam (VIE) al Cile (CIL);
Trong Hữu Francis Ɖỗ, dal Vietnam (VIE) al Cile (CIL).
Questi sono i membri della 155esima spedizione missionaria salesiana, mentre le FMA vivranno la 147esima spedizione.
Le Figlie di Maria Ausiliatrice neomissionarie sono:
suor Cecilia Gayo, dall’Uruguay;
suor Maria Goretti Tran Thi Hong Loan, dal Vietnam;
suor Sagma Beronica, dall’India, ispettoria di Shillong;
suor Serah Njeri Ndung’u, dall’ispettoria Africa dell’Est, inviata in Sud Sudan;
suor Lai Marie Pham Thi, dal Vietnam;
suor Maria Bosco Tran Thi Huyen, dal Vietnam;
suor Philina Kholar, dall’India, ispettoria di Shillong, inviata in Italia (Sicilia);
suor Catherine Ramírez Sánchez, dal Cile.
La maggior parte di loro ancora non conosce la destinazione missionaria, che sarà comunicata dopo il corso di formazione.
Quest’anno anche un gruppo appartenente alla Comunità della Missione di Don Bosco (CMB), gruppo della Famiglia Salesiana guidato dal diacono Guido Pedroni, riceverà la croce missionaria insieme ai Salesiani e alle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Preghiamo affinché questa variegata disponibilità vocazionale porti frutto in tutto il mondo!
Marco Fulgaro