Un uomo che non entrava in una chiesa da vent’anni si accostò titubante ad un confessionale. Si inginocchiò e, dopo un attimo di esitazione, raccontò tra le lacrime: «Ho le mani sporche di sangue. È stato durante la ritirata in Russia. Ogni giorno moriva qualcuno dei miei. La fame era tremenda. Ci avevano detto di non entrare mai nelle isbe senza avere in mano il fucile, pronti a sparare al primo cenno di… Dov’ero entrato io, c’erano un vecchio e una ragazza bionda, dagli occhi tristi: «Pane! Datemi del pane!». La ragazza si chinò. Pensai che volesse prendere un’arma, una bomba. Sparai deciso. Cadde riversa.
Quando mi avvicinai, vidi che la ragazza stringeva in mano un pezzo di pane. Avevo ucciso una ragazza di 14 anni, un’innocente che mi voleva offrire del pane. Ho cominciato a bere per dimenticare: ma come?
Mi può perdonare Dio?».
Chi va in giro con il fucile carico finirà per sparare. Se l’unico attrezzo di cui disponi è un martello, finisci per vedere tutti gli altri come dei chiodi. E passi la giornata a dare martellate.
L’ho uccisa per un pezzo di pane
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